venerdì 27 maggio 2016
venerdì 18 marzo 2016
Gigante nota un grave incidente e salva la vita a madre e figlio
Il destino talvolta è beffardo, talaltra è benevolo. Di
sicuro molte volte è fantasioso e imprevedibile.
Può succedere che un passante percorra una strada deserta ad
un’ora insolita a bordo della propria utilitaria. E gli può capitare di vedere
qualcosa di strano, qualcosa di terribile, qualcosa che fa tremare i polsi e le
vene. Può succedere che questo passante sia un gigante che passa di lì per puro
caso, per i fatti suoi.
Martedì 15 marzo, intorno alle 14:15, un gigante di origini
partenopee, alto un metro e novanta per 130 kg di peso, mentre sta facendo ritorno
verso casa, ad un tratto, sulla bretella che congiunge via Dante al viadotto
Morandi, in direzione Porto Empedocle, vede una fiat panda gialla cappottata sul
bordo della strada, in mezzo all’erba. E’ un attimo. La vita, la morte, la
paura. Il cuore che batte forte. Ci sarà qualcuno dentro l’auto? Gli occupanti
saranno andati via e si saranno messi in salvo? Qualcuno sarà gravemente ferito
o peggio? Una folla di pensieri, brutti, paurosi, laceranti. Il gigante non
esita e, con una buona dose di sangue freddo, posteggia sulla carreggiata la
propria auto e si dirige verso la panda. Si accorge subito che nell’abitacolo
c’è la donna alla guida in stato di semi-incoscienza. Prova ad aprire la
portiera, ma è bloccata a causa del forte urto che ha schiacciato il tettuccio dell’utilitaria.
Il gigante non si perde d’animo, sono attimi cruciali, sente una forte puzza di
benzina: la panda può incendiarsi da un momento all’altro. Risoluto, recupera
dal proprio bagagliaio un ferro col quale prontamente scardina la portiera
della panda. Afferra delicatamente la signora, S.A. un’agrigentina di 51 anni,
la porta in braccio e la fa accomodare all’interno della sua auto dopo essersi
accertato delle sue condizioni generali. Ma nell’aria il gigante sente uno
strano rumore, un rantolo, come il lamento di un cagnolino. No, non è ancora
finita: dentro la panda dev’esserci qualcun altro. E così il nostro si accorge
che sul lato del passeggero, capovolto a testa in giù c’è un bimbo di appena 5
anni, figlio della conducente, che piange sommessamente ed è in stato di shock.
Con un’altra manovra d’emergenza, scardina l’altra portiera, porta il bimbo in
salvo e si preoccupa perché vede che il bambino respira affannosamente ed ha il
viso ricoperto di sangue, giù fino al collo. Il gigante si accerta che il
bambino non abbia arti fratturati e che non abbia emorragie in corso. Dopo di
ché allerta tempestivamente un’autopattuglia dei Carabinieri e fa intervenire
un’ambulanza del 118 che raggiungono il luogo del sinistro in pochi minuti e
che porteranno la mamma e il figlioletto nel locale ospedale San Giovanni di
Dio per ricevere le prime cure del caso. Sì, perché il “gigante” in realtà è
G.B., 39 anni, un Appuntato scelto dell’Arma dei Carabinieri in servizio presso
il reparto operativo speciale di Agrigento. Un ragazzo tutto d’un pezzo che,
malgrado non fosse in servizio, non ha esitato un attimo a soccorrere i due
malcapitati in spregio del pericolo e mettendo a rischio la propria incolumità.
Recentemente è uscito nei cinema un film del regista Mainetti
intitolato “Lo chiamavano Jeeg Robot” che narra l’incredibile storia di un
ladruncolo che vive a Tor Bella Monaca e sbarca il lunario con piccoli furti
sperando di non essere preso. Un giorno, proprio mentre scappa dalla polizia,
si tuffa nel Tevere per nascondersi e cade per errore in un barile di materiale
radioattivo. Ne uscirà completamente ricoperto di non si sa cosa, barcollante e
mezzo morto. In compenso il giorno dopo si risveglia dotato di forza e
resistenza sovraumane. E diventerà, suo malgrado, un supereroe che aiuta i
deboli in difficoltà. Ecco, spesso, come in questo caso, la realtà supera la
fantasia: anche noi ad Agrigento abbiamo un “supereroe”; non conosciamo il suo
volto, non conosciamo il suo nome, ma sappiamo che è un gigante che indossa una
divisa nera amata dalla gente.
Per ragioni di riservatezza e di servizio, i superiori non
hanno consentito che l’identità di questo encomiabile carabiniere fosse
rivelata. Ma un suo amico, l’avvocato Marco Padùla (che è un figlio dell’Arma),
venuto a sapere del fatto, ha pensato che fosse un peccato lasciar nascosta una
storia così bella.
mercoledì 10 febbraio 2016
ASSOLTI DUE CORRIERI AGRIGENTINI
Alla fine di ottobre del 2010, complice l’atavica mancanza di posteggi nella Città dei Templi, nasceva un acceso diverbio tra i due conducenti di un corriere espresso, Losi Pietro, di anni 50 e Losi Dario, di anni 28 (padre e figlio), ed un carrozziere di villaggio Mosè, Turone Fabio, il quale forse non aveva gradito che i due avessero parcheggiato il loro furgone, per il tempo di alcune consegne in zona, nella via di accesso alla propria officina. In breve ne nasceva un’accesa discussione e volavano insulti, improperi, paroloni e spintoni, che inducevano il Turone a sporgere, nei confronti dei due congiunti, denuncia per minacce gravi e lesioni personali.
Ieri il giudice monocratico di
Agrigento, nella persona della dottoressa Rosanna Croce, ha assolto, perché il
fatto non sussiste, Losi Pietro, difeso dall’avvocato Marco Padùla e
dall’avvocato Antonino Casalicchio, dall’accusa di minacce. Lo stesso giudice
ha poi assolto il Losi Dario, difeso dall’avvocato Marco Padùla e dall’avvocato
Daniele Re, dall’imputazione di lesioni, condannandolo, esclusivamente per il
reato di minacce gravi, a mesi 2 di reclusione, e concedendogli il beneficio
della sospensione condizionale della pena.
venerdì 3 luglio 2015
EMPEDOCLINO ASSOLTO DA GRAVI ACCUSE
Accogliendo le tesi dei difensori, gli avvocati Daniele Re e Marco Padùla (nella foto), il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Maria Alessandra
Tedde, ha assolto con formula piena, "perchè il fatto non sussiste",
Gianluca Campitelli, 40 anni, di Porto Empedocle, imputato di
maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e rapina, con la presunta
aggravante dell'ubriachezza abituale. Il pubblico ministero ha invocato 1
anno di reclusione. Gli avvocati Daniele Re e Marco Padùla hanno
eccepito che non è stata provata oltre ogni ragionevole dubbio la penale
responsabilità di Campitelli. (03.07.2015)
Fonte: Teleacras
Fonte: Teleacras
martedì 19 novembre 2013
Olimpiadi della matematica ad Agrigento
Giovedì 21 novembre 2013, ad Agrigento, in via Cimarra, il Liceo Scientifico Majorana
ospiterà la premiazione degli studenti vincitori delle Olimpiadi di Matematica edizione
2012-2013. Verranno premiati Marianna Alfano, prima
classificata alla fase nazionale per la fascia di 15-16 anni; Carmelo Cutaia, secondo
classificato, per la fascia
d’età 17-18 anni; Oriana Zambito terza classificata per la fascia d’età 15-16 anni.
L’olimpiade
di matematica viene organizzata in Italia da diversi anni allo scopo
di offrire a tanti giovani opportunità speciali
per incontrarsi e stringere rapporti di amicizia anche nel clima di
competizione; consentendo alle associazioni scientifiche nazionali di
istituire
confronti fra diversi sistemi educativi.
Vi partecipano studenti dai 5 a 20 anni d’età di scuole di
ogni ordine e grado.
Alla competizione dello scorso anno hanno partecipato migliaia
di studenti provenienti da tutta l’Italia impegnati in prove che hanno richiesto
capacità logiche e matematiche nell’analisi di situazioni problematiche non
convenzionali e nella individuazione di strategie risolutive rigorosamente
documentate. I partecipanti hanno lavorato individualmente. I tre vincitori
riceveranno in occasione dell’ imminente cerimonia le medaglie e gli attestati
di merito. Oltre a loro alla
competizione hanno partecipato per la
finale 40 studenti del Liceo scientifico Majorana di Agrigento.
L’organizzazione della XXIII olimpiade dei giochi logici
linguistici è stata curata dai docenti di matematica e fisica del Liceo
Majorana coordinati dal referente prof. Michelangelo Macaluso.
Elio Di Bella
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martedì 25 giugno 2013
Ma veru è ca ci futteru la bici a lu ministru?
Curri vuci ca, qualchi giorno addietro, un celebre ministro della Repubblica, ca si stava facendo un giretto in pieno relax nella marina della sua città, sia stato arrubato della sua bicicletta, sotto la nasca degli omini di guardia. Ora, se questo fatto sia verità o sconcica, nessuno lu pò diri con sicurezza. Ma, secunnu mia, veru fu. Nun lu cuntati a nessuno però, mi raccumanno.
di Corvo Bianco.
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di Corvo Bianco.
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mercoledì 28 novembre 2012
Convegno su Fede e Ragione
Sabato 1 dicembre, alle ore 18:00, presso i locali dell'ex Banco di Roma
(Via Acrone, 1 - accanto alla piazza Stazione), si terrà un Convegno-
Dibattito su:
FEDE E RAGIONE
DINANZI AL DILAGARE DEL RELATIVISMO
L'incontro è coordinato dal Dott. Ivano Indelicato (Farmacista - Missionario laico).
Relazioneranno:
-Baldo Reina (Vicario episcopale per la pastorale)
-Alberto Maira (Docente di Letteratura italiana- Dirigente di "Alleanza Cattolica").
Interverrà:
Interverrà:
Marco Padula (Avvocato comunitario - Scrittore - Presidente Comitato Civico "Agrigento Viva")
Fra gli enti che saranno rappresentati, si segnalano:
la Parrocchia "Santa Teresa del Bambin Gesù"; la Parrocchia "Mater San Leonis"; il C.A.V. (Centro Aiuto alla Vita); il Movimento sociale "Alleanza Cattolica".
Tutta la Cittadinanza agrigentina è invitata a partecipare.
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mercoledì 21 novembre 2012
Sul ripristino di Via delle Torri
Il Commissario straordinario delegato per l’attuazione degli interventi
per la mitigazione del rischio
idrogeologico in Sicilia, incontrato dal sindaco Marco Zambuto per
concordare una veloce procedura che consentirà di intervenire per la
messa in sicurezza di via delle Torri, ha indetto per mercoledì 21
novembre 2012, alle ore 15,30, una conferenza di servizi presso gli
uffici della struttura commissariale di Palermo, al fine di conseguire
tutti i prescritti atti autorizzativi e di assenso necessari alla
realizzazione dei lavori di estrema urgenza per il consolidamento della
parete prospiciente via delle Torri.
Come si ricorderà, a seguito del crollo di una parete di detta arteria, il sindaco Zambuto e l’ingegnere capo del Genio Civile avevano concordato una serie di veloci interventi per aprire al traffico l’importante arteria agrigentina.
In particolare si è valutato che con circa 400.000 euro si potrà realizzare la messa in sicurezza della strada intervenendo sul muro sovrastante, grazie ad un progetto del Genio Civile che è stato già presentato all’Ufficio regionale del Commissario straordinario.
Al massimo dopo dieci giorni dalla conferenza di servizi si potrà avviare la celebrazione della gara e la conseguente consegna dei lavori.
Fonte: Comune di Agrigento
Come si ricorderà, a seguito del crollo di una parete di detta arteria, il sindaco Zambuto e l’ingegnere capo del Genio Civile avevano concordato una serie di veloci interventi per aprire al traffico l’importante arteria agrigentina.
In particolare si è valutato che con circa 400.000 euro si potrà realizzare la messa in sicurezza della strada intervenendo sul muro sovrastante, grazie ad un progetto del Genio Civile che è stato già presentato all’Ufficio regionale del Commissario straordinario.
Al massimo dopo dieci giorni dalla conferenza di servizi si potrà avviare la celebrazione della gara e la conseguente consegna dei lavori.
Fonte: Comune di Agrigento
domenica 18 novembre 2012
Crolla tetto del consorzio agrario
Dal capannone principale è completamente venuta giù la copertura per una superficie di circa 500 metri quadri.
Sul posto si sono portati due mezzi dei vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento e i tecnici dell’ufficio tecnico comunale. La fortuna ha voluto che l'evento si è verificato di domenica, giorno in cui il Consorzio è chiuso, unica ragione per la quale nessun danno è stato patito da persone.
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