A(H1N1): Italia, una nazione allo sbando
Dopo la crisi economica che a parere dei nostri governanti e dei nostri migliori economisti, non avrebbe colpito l’Italia (con i risultati reali che tutti conosciamo e le cui conseguenze più gravi devono ancora avvenire), è il turno dell’influenza A.
Da quando è comparso in primavera questo nuovo virus, abbiamo assistito ad una pantomima di rassicurazioni in merito alla sua minore aggressività rispetto le influenze stagionali, certezze che il virus da noi non sarebbe diffuso come negli altri paesi perché - come sempre a parole – noi avevamo attivato il miglior sistema di prevenzione.
Mesi trascorsi inutilmente e che potevano meglio essere utilizzati facendo adeguata informazione, dando le giuste indicazioni per una migliore prevenzione, invitando la popolazione a non sottovalutare il problema.
Adesso la verità è sotto gli occhi di tutti: siamo il paese con la maggiore incidenza percentuale di casi di nuova influenza in Europa.
Come se non bastasse, i quindicimila casi dichiarati fino a due giorni fa, sono improvvisamente diventati duecentocinquantamila.
Parecchi i morti in questi ultimi giorni.
Troppi, rispetto altre nazioni che già da diversi mesi sono state interessate dalla pandemia.
Quello che fino a pochi giorni addietro sembrava un evento che non riguardasse noi, scoppia all’improvviso con tutta la sua drammaticità.
Adesso è terrore.
Una psicosi nazionale difficile da controllare e che finisce con il mettere in difficoltà le autorità sanitarie.
Ospedali e guardie mediche assaltate da genitori in ansia per i loro figli, da pazienti terrorizzati alla prima linea di febbre.
Difficoltà di comunicazione da parte di chi governa. Messaggi tranquillizzanti, quasi soporiferi, subito smentiti da dati allarmistici, da dichiarazioni che contraddicono quanto affermato qualche ora prima.
In questa sorta di isterismo collettivo tutto diventa più difficile e quella macchina sanitaria che in realtà non era pronta a fronteggiare l’emergenza, vacilla anche dinanzi alla minima difficoltà.
Ormai il panico ha il sopravvento e con l’aumentare del numero delle vittime andrà sempre peggio.
Non sarebbe stato difficile prevedere tutto questo.
Non sarebbe stato difficile capire che la “cura a base di ottimismo” propinata dal governo, si sarebbe trasformata in sgomento dinanzi i primi casi accertati, dinanzi i primi decessi.
Ma tant’è, chi ci governa non conosce altre soluzioni se non quella del “profumo della vita”.
Inutile adesso continuare a negare la pandemia, anche il Vice Ministro della salute, Ferruccio Fazio, ha dovuto suo malgrado ammetterla.
Inutile negare che il numero delle vittime è destinato ad aumentare.
In una situazione come questa, l’unica cosa che possiamo fare è quella di non lasciarci prendere dal panico e prendere tutte le precauzioni possibili affinchè sia più difficile essere contagiati e facilitare così la diffusione del virus.
Vi ricordiamo pertanto che:
"L'influenza da virus AH1N1 si trasmette attraverso le goccioline di saliva e secrezioni respiratorie in maniera diretta (tosse, starnuti, colloquio a distanza molto ravvicinata), ma anche indirettamente (dispersione delle goccioline e secrezioni su oggetti e superfici). Per questa ragione è fortemente raccomandato seguire le precauzioni generali, quali: evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa; lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone, in alternativa possono essere usate soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti; evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca; coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura; aerare regolarmente le stanze di soggiorno. Una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie è essenziale nel limitare la diffusione dell'influenza. Dall'andamento della diffusione di questa influenza è evidente che essa si diffonde più facilmente nelle collettività, quali quelle scolastiche, frequentate da ragazzi e giovani, che appaiono essere più suscettibili a questa infezione, rispetto a persone più anziane che forse conservano una memoria immunitaria di pregresse infezioni da virus A(H1N1)".
Come riconoscere i sintomi:
I sintomi della nuova influenza umana da virus A(H1N1) sono simili a quelli della "classica" influenza stagionale e comprendono: febbre, sonnolenza, perdita d'appetito, tosse. Alcune persone hanno manifestato anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea.
In particolare, l'influenza A (H1N1) viene definita un'affezione respiratoria acuta a esordio brusco e improvviso con febbre di circa 38° o superiore, accompagnata da uno dei seguenti sintomi:
- cefalea
- malessere generalizzato
- sensazione di febbre (sudorazione brividi)
- astenia (debolezza)
e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori:
- tosse
- mal di gola (faringodinia)
congestione nasale
Per la diagnosi clinica di influenza nel bambino è importante considerare quanto indicato per gli adulti tenendo conto che:
- i bambini più piccoli non sono in grado di descrivere i sintomi generali, che invece si possono manifestare con irritabilità, pianto, inappetenza;
- nel lattante l'influenza è spesso accompagnata da vomito e diarrea e solo eccezionalmente da febbre;
- occhi arrossati e congiuntivite sono caratteristici dell'influenza nei bambini in età prescolare, in caso di febbre elevata;
- nel bambino di 1-5 anni la sindrome influenzale si associa frequentemente a laringotracheite e bronchite.
Evitate pertanto di affollare gli ospedali o le guardie mediche, dove, oltre a mettere in difficoltà le strutture sanitarie, rischiate, qualora non aveste l’influenza A, di farvi contagiare da altri pazienti.
Rivolgetevi comunque all’apparire dei primi sintomi al vostro medico di fiducia, che saprà certamente effettuare una corretta diagnosi, assegnare la cura e l’eventuale necessità di un ricovero presso una struttura ospedaliera.
di Gian Joseph Morici
fonte: www.lavalledeitempli.net
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