martedì 26 giugno 2012

Blitz antimafia nell'agrigentino


Stanotte i poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento e del Commissariato di Porto Empedocle hanno condotto un’importante blitz.

Nella Città dei Templi, a Porto Empedocle, a Siculiana, a Sambuca di Sicilia, e in altri comuni della provincia, gli agenti hanno eseguito 52 fermi di polizia giudiziaria (cinque notificati in carcere), su richiesta del procuratore aggiunto Vittorio Teresi e dei sostituti procuratori Emanuele Ravaglioli e Rita Fulantelli della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.

I capi d’imputazione per gli indagati vanno dall’associazione di tipo mafioso all’estorsione, alla detenzione abusiva di armi. L’inchiesta battezzata “Nuova Cupola” ha consentito di colpire chirurgicamente la nuova struttura dei clan di Cosa Nostra agrigentina, che si sono riorganizzati dopo la cattura dei capi storici, il campobellese Giuseppe Falsone e l’empedoclino Gerlandino Messina.

Tra le persone finite in manette il presunto capo mafia della provincia di Agrigento, Leo Sutera, l’empedoclino Fabrizio Messina, fratello dell’ex latitante Gerlandino, Rosario Bellavia, agente della Polizia Penitenziaria, l’imprenditore di Porto Empedocle Alfonso Tuttolomondo, i fratelli Romeo di Porto Empedocle, attualmente in carcere e ritenuti fedelissimi di Gerlandino Messina, e alcuni imprenditori di Porto Empedocle e Siculiana.

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