lunedì 14 maggio 2012

Da diversi giorni si pratica lo SMERDATOTO'


L'EDITORIALE.
E' davvero incredibile la convergenza di "opinioni" che ormai vede unita la stragrande maggioranza delle testate giornalistiche agrigentine (soprattutto quelle online) in un comune attacco feroce e indiscriminato alla persona del candidato sindaco Totò Pennica.
Da diversi giorni è in atto uno sciacallaggio di proporzioni inusitate volto ad influenzare negativamente l'opinione pubblica nei confronti del noto penalista.
Gli stessi "giornalisti" che prima attaccavano e criticavano _ per il suo non-operato e per le sue presunte negligenze amministrative _ il sindaco uscente Marco Zambuto, all'indomani della prima tornata elettorale, dopo aver analizzato la volontà espressa dagli elettori, si sono "coalizzati" per praticare un nuovo e affascinante "sport" : lo "SmerdaTotò".
Basta collegarsi ad uno dei tanti quotidiani online locali, per rendersi conto immediatamente di come quasi tutta la stampa online prediliga sfottere, colpire e aggredire la figura di Totò Pennica. Sul suo conto se ne stanno scrivendo di tutti i colori, di cotte e di crude. E, a onor del vero, la maggior parte delle accuse appare chiaramente pretestuosa, calunniosa e infondata. Del resto, si sa, «IL CARBONE SE NON TINGE, SPORCA».
Quello che, a rigor di logica, doveva rimanere un confronto squisitamente politico tra due candidati che hanno alle spalle due storie differenti ed alternative, è stato trasformato in un assurdo calderone mediatico, dove l'informazione è inquinata e distorta da particolarismi, antipatie personali e infamie d'ogni tipo.
Coloro che campano facendo "informazione" , benchè abbiano il pieno diritto di esprimere il loro pensiero, dovrebbero sottoporsi ad un accurato esame di coscienza di natura deontologica. Solo così forse riusciranno a capire che questa non è libera informazione, questo non è veicolare notizie, questa è solo una guerra politica bella e buona, senza esclusione di colpi, che ha trasformato molti operatori dell'informazione in "ultras" sfegatati di una tifoseria che vuol vedere demolita e annientata la figura del "demoniaco Pelo Rosso".
Un pò si serietà e un pò di onestà intellettuale in più non guasterebbero.
Alcune testate giornalistiche hanno più la sostanza di blog "partigiani" che non di quotidiani super partes.
Un umile consiglio: cari signori giornalisti professionisti, limitatevi a divulgare le notizie e lasciate ai vostri lettori il compito di analizzarle e interpretarle. La gente non è stupida e sa giudicare da se: non ha bisogno di imbeccate nè di "guide alla lettura".
di Marco Padula
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